…dopo tanto penare, ecco la mia procedura per ridare voce alla nostra Ex Ordinanza ed alla nostra prima cartuccia metallica la “10,4x47R VETTERLI”
passo passo…
Prima di tutto i bossoli: ho optato per l’8x50R LEBEL essendo una copia perfetta (naturalmente a parte calibro, lunghezza e spalla/colletto) della nostra 10,4 oltretutto di più “facile” reperibilità ed a un costo nettamente inferiore ai .348 Win inoltre imperfetti nel copiare base e fondello.
Iniziamo con trimmare (accorciare) a 48 mm tenendo un leggero margine che controlleremo alla fine della formatura che dovrà essere pari a 47,5 mm.
Passiamo quindi alla ricottura di spalla/colletto: io ho utilizzato una lacca apposita per controllare la temperatura (Tempilaq 343°C).
Il costo è però sinceramente elevato, ed una valida alternativa a prezzo ZERO è tenerli tra pollice e indice ruotandoli continuamente sulla fiamma (puntando solo la base del colletto) fino a quando non si sente leggermente scottare (bastano pochi secondi), si lasceranno quindi cadere in un recipiente metallico anche privo d’acqua, non inficiando l’ammorbidimento della lega la presenza o meno della stessa.
Ho utilizzato un becco Bunsen per l’operazione, ma qualunque altra fonte è valida; l’unica necessità è avere una fiamma a “lancia” non troppo calorica onde evitare l’eccessivo riscaldamento o peggio la fusione. Mi raccomando di non modificare scaldando il corpo e la base del bossolo che devono mantenere le loro caratteristiche di durezza, è molto importante.
Passiamo ora alla formatura a fuoco “FIRE FORMING“
La formatura l’ho ottenuta senza utilizzare nessun tipo di proiettile, ma intasando e tappando il bossolo.
La prima volta (preoccupato per la riuscita) ho utilizzato una dose di 10 grani di FREX VERDE, successivamente 8 grani si sono rilevati più che ottimi per ottenere il risultato voluto: ho innescato i bossoli con CCI 200 LR, messo la polvere e riempito fino a 2/3mm dal bordo superiore del colletto (es. misurino 3.1 LEE) con “semolino” leggermente compresso.
Il tappo a chiusura è stato ottenuto semplicemente colando a goccia, nei 2/3mm rimasti vuoti, della cera da una vecchia candela fino a raso del colletto.
A questo punto si passa allo sparo sempre in zona sicura, anche se siamo caricati a “salve” ricordiamoci le basilari norme di sicurezza nel maneggiare un’arma:
"Considerarla sempre carica, mai puntarla verso persone, tenere il dito fuori dal ponticello se non si vuole sparare e quando lo si fa accertarsi della linea di fuoco verso il bersaglio e dietro lo stesso."
Il risultato è questo:
La ricarica:
Prima di tutto un doveroso appunto, il mio fucile (foto iniziale) è un’arma in perfette condizioni con una meccanica ed una canna “nuove”, sembra appena uscito di fabbrica. Non lo dico per vantarmi (sono stato fortunato ad esserne entrato in possesso), ma per farvi capire che quanto andrò a scrivere va inteso esclusivamente per la mia arma.
Non sono e non voglio essere responsabile per comportamenti o armi di altri.
Il proiettile che utilizzo, dopo varie prove, è ricavato da fusione in una matrice LEE C430-310-RF.
Le palle che otterremo sono da .430 di diametro (che andranno trafilate) e 310 grani di peso.
In futuro sono intenzionato a procurarmi una mould RCBS 44-300-SWC#82079 da .430 (sempre da trafilare), essendo migliore la matrice e la forma estetica finale della cartuccia, sono un “fan” della produzione RCBS che ritengo nettamente superiore in uno standard di fabbrica non custom.
La trafilatura delle palle cast è stata fatta con una pressa RCBS Lube A Matic con sizer .427 (RCBS #82227) spinto da un top punch #421 (RCBS #82527), per la palla LEE ho dovuto leggermente modificare il top punch accorciandolo di 2mm e svasandolo leggermente, perchè mi deformava un poco l’ogiva (era solo estetica perché non inficiava minimamente i risultati di tiro).
I Dies che utilizzo sono questi di produzione CH 4D, gli unici che ho reperito a prezzi abbordabili e con discreta facilità. Sinceramente non li considero di una lavorazione eccelsa… ma questi sono.
Un particolare appunto per lo Shell Holder; il N°5 RCBS nato per il .348Win non va bene, come non va il N°8 fornito con i dies CH4D che copia il 5 RCBS.
Quello che vi consiglio è il N° 49 HORNADY (altra ottima ditta) specifico per l’8 LEBEL
….e siamo alla ricarica vera e propria: vi ricordo ancora il mio “pistolotto” precedente sulla responsabilità (rimane sempre valido)
Ho usato la polvere VIHTAVUORI N 110 con un innesco CCI 200 LR nelle dosi da 19 a 21 grani per la palla cast LEE da 310 grani trafilata/ingrassata a .427
Il secondo die, che è fatto per uniformare il colletto a .430, lo uso solo parzialmente per svasare leggermente, visto le nostre palle trafilate a .427
A riempire il bossolo, per evitare ritardi e/o doppie accensioni, utilizzo un velo di un quadratino di carta igienica due veli che andrò leggermente a comprimere sulla polvere con un bastoncino di legno.
All’atto dello sparo purtroppo provocherà una leggerissima “nevicata” di briciole bianche, ma a rendimento ne varrà la pena.
Preferisco la carta igienica ad un batuffolo di cotone, perché mi dà l’idea di essere più costante nella quantità inserita e nella conseguente compressione. Ripeto, è una mia idea, quindi foriera di eventuale discussione.
Inseriamo la palla e la tengo ad un COL finale di 56,5 mm, questo ripeto per il mio fucile e con questa tipologia, per altre in variazione sarà tutto da riprovare.
Controllate la cameratura IN SICUREZZA ed eventualmente allungate l’inserimento per ottenere una cartuccia più lunga possibile (aiuterà a diminuire le pressioni) e sperimentate a fuoco i risultati variando leggermente la carica. Partite sempre dal minimo mi raccomando (potete anche scendere di un 10%), la carica che mi ha dato da subito soddisfazioni è stata quella di 20 grani.
Questo è stato in assoluto il mio primo bersaglio a 100 mt. con la cartuccia descritta, mirando con tacca a 200mt appena sotto il nero quasi dentro
5 colpi in rosso con 19 grani
5 colpi in giallo con 20 grani
I bossoli di risulta vengono tolti dall’arma praticamente perfetti con un annerimento quasi assente e con un innesco battuto con bordi ancora tondi, non serve dire che l’apertura dell’otturatore sembra quella a camera vuota.
Con questa “partenza” lascio a voi ulteriori sperimentazioni, ricordandovi di prediligere polveri da fucile vivaci o da pistola lente visto la natura a polvere nera della cartuccia. Non esagerate e rimanete ad una velocità di circa 420 mt/sec per il fucile (non dobbiamo cercare un caricamento Magnum !), Ricordate la sicurezza e da collezionista, il rispetto per un’arma che è giunta fino a voi passando le vicissitudini del tempo e che voi avete il “dovere” di tramandare agli altri. Questo è in fondo il nostro dovere di amanti la storia e la meccanica, non scordatelo (lo dico a quelli che tendenzialmente modificano armi a spron battuto incuranti del loro valore), daremo la possibilità ai posteri di godere di quanto abbiamo avuto noi e renderemo immortali ideatori, costruttori, artigiani di un tempo che non tornerà.
Divertitevi in sicurezza
altre dosi a polvere infume recuperate in Internet (altro diametro, altro peso)
ed una formuletta in grani per ricavare una carica da una precedente con un peso di palla diverso, mi è stata spesso utile.
Copyright©2020 - Dario Balestro per CoEx
"Le presenti prove sono state effettuate usando armi regolarmente bancate dal BNP o comunque in ottime condizioni verificandone la struttura e la qualità, Co-Ex declina quindi ogni responsabilità conseguenti all'emulazione di questi test."