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Enfield Pattern 1914 (P14):

I fucili inglesi serie P, nati negli anni 10 dalla volontà di sostituire i Lee-Enfield con un fucile di tipo Mauser 98, sono rinomati per la loro precisione e affidabilità, nomea assolutamente meritata, sia per quanto riguarda la versione originale inglese P14 in calibro .303, sia per la “copia” statunitense M1917 in calibro 30.06. Grazie alle loro pesanti canne e calciature, e ai loro avveniristici organi di mira, hanno potenzialità enormi, che da sempre le hanno rese armi ricercate da parte dei tiratori di tutto il mondo.

 

L’ARMA UTILIZZATA:

Il mio P14 non è stato propriamente un “pargolo” tanto ricercato, anzi, è proprio il caso di dire che si è trattato di un “incidente di percorso”. Lo vidi tutto solo, malandato e abbandonato in una piccola armeria di provincia dove ero entrato per accompagnare un amico intenzionato a comprarsi un revolver Franchi Llama. Non avevo mai pensato di prendere quel modello di fucile, ma parafrasando Oscar Wilde, le uniche cose alle quali non so resistere, sono i fucili vissuti e le tentazioni.

Quindi appena uscito dall’armeria, iniziai a subito a rimuginare…

“Eh … ma per cal .303 British avrei già tutto per ricaricare…”

“Ehh …  ma se mi peggiora la vista un ex ordinanza con la diottra da usare in gara mi serve…”

“Ehhhhh … ma un P14 con canna decente a quel prezzo non mi ricapita più…”

Quindi per farla breve nel giro di una settimana era a casa mia nel blindato.

 

IL CALIBRO:

Il 303 British è forse il mio calibro preferito. Rinculo tranquillo, poco “goloso” di polvere e pure di “bocca buona” quando si tratta di caricarlo con polveri e materiali economici, sono stati probabilmente i fattori decisivi che mi ha spinto ad adottare questo fucile. Fosse stato un M1917, probabilmente non mi sarei mai lasciato tentare. Solitamente, per il tiro a distanze classiche (100 metri), l’arma apprezza tantissimo cariche sobrie che gli conferiscono un rinculo gestibilissimo, caratteristica che lo rende eccezionale per i tiratori alle prime armi spesso intimoriti dalla “botta” ben più sostanziosa di calibri più potenti.

 

LA PROVA:

Come al solito, nella prova con il team Co-Ex, testeremo l’arma con due cariche. Una assemblata usando componentistica economica e l’altra usando componentistica “da gara”. Vediamo se la differenza di prestazioni sarà marcata. Per entrambe le cariche, utilizziamo come elemento costante i bossoli della Prvi Partizan (PPU) già sparati nell’arma e ricalibrati al solo colletto usando il Lee Collet Sizing Die (quelli in scatola gialla)

 

 

  ECONOMICA:  MATCH:
Bossoli:  PPU ricalibrati solo colletto PPU ricalibrati solo colletto
Palle: S&B .311 180 gn FMJ Sierra .311 150gn Pro Hunting
Polvere: Fiocchi Frex Purple, 36 gn Vihtavuori N140, 39 gn
Inneschi: Fiocchi LR  Murom Match LR
OAL cartuccia: 76mm  74mm

 

L’arma era stata pulita dalla precedente prova soltanto per asportazione dei residui carboniosi con una pezzuola bagnata di pulitore spray per freni a disco, senza quindi intaccare la ramatura della canna, fattore che ci garantisce precisione stabile fin dai primissimi tiri.

La prova la effettuiamo da seduti, tirando a 100 metri con solo appoggio anteriore, aiutandoci a sostenere la pala del calcio con la mano sinistra. Bersaglio PL 25 quindi bull nero da 25 cm su sfondo bianco. Tecnica di mira classica, “pumpkin on the fence post”, ovvero mirando alla base del cerchio nero. Per garantire una condizione di stanchezza dell’occhio costante e non sfalsare la prova, spariamo un colpo di una carica e poi un colpo dell’altra, annotando i fori su un foglio nel caso le due cariche avessero punti di impatto simili. Tra un colpo e l’altro attendiamo il canonico minuto.

L’alzo da tiro è regolato sulla tacca delle 200 yard

Il fucile risulta abbastanza centrato con la carica match, mentre la carica economica finisce appena più in alto e a sinistra, ma di pochissimo, cosa che ci costringe a segnare i fori uno per uno per distinguere le due rosate. Per quanto riguarda i risultati, la rosata ottenuta con la carica Match è sicuramente più stretta, prova che i P14, specialmente quelli con canne non esattamente al 100%, come nel caso del mio esemplare, tendono ad apprezzare maggiormente le palle a base piatta rispetto alle solite FMJ con base rastremata “boat tail”. Tuttavia anche la carica economica non è da disdegnare, le palle sono tutte stabilizzate correttamente e nessuna si è intraversata, e la rosata, se centrata, sarebbe stata grossomodo dentro all’ 8 del bersaglio.

 

CONSIDERAZIONI SULL’ARMA:

Il P14 è un’arma decisamente valida e consigliatissima per un novizio. Tuttavia bisogna stare molto attenti al momento dell’acquisto, in quanto, questa sua meritata fama ha fatto si che in passato proprietari senza troppi scrupoli ci abbiano messo sopra le mani, spesso senza troppa cognizione di causa. Mi è capitato spesso di vedere sia P14 che M1917 ai quali era stato alleggerito (a volte anche in modo pericolosissimo) lo scatto, oppure sottoposti a brutali (e spesso controproducenti) interventi di bedding invasivo con resine o pilastri. In altri casi con installazioni di grilletti Timney, accorciamenti della canna per ravvivare il vivo di volata o semplicemente “restauri” dei legni in stile comodino vittoriano. Pertanto, se siete alle prime armi e intendete comprarvi un P14 o M1917, consiglio VIVAMENTE di farvi accompagnare da un esperto!!!

 

Le presenti prove sono state effettuate usando armi regolarmente bancate dal BNP,

Co-Ex declina ogni responsabilità conseguenti all'emulazione di questi test.

 

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